Rinnovare in buona parte l’infrastruttura hardware nel Datacenter riducendo fortemente i canoni di manutenzione esistenti e rispettando i consistenti vincoli di bilancio dell’Ente.
Implementare un’architettura in grado di assicurare la continuità operativa in caso di guasto hardware o software anche rilevante creando le premesse per implementare successivamente una soluzione completa di Disaster Recovery
Orientare lo sviluppo verso un modello Hybrid Cloud, più adeguato alla situazione attuale e più aperto a diversi sviluppi in rapporto alle situazioni amministrative che si andranno a definire nel medio periodo
La soluzione proposta è costituita da un’architettura Iper-Convergente, basata su VMware VSphere e sul sistema di storage ZFS ospitati su hardware Supermicro specifico, in grado di produrre delle repliche (snapshot) in tempo reale delle VM e di storicizzarle in vista di un eventuale recupero per guasto, errore umano o corruzione dovuta a malware. Sono stati implementati 2 nodi paritetici in cluster di tipo active-active in modo da offrire il massimo delle prestazioni in condizioni di funzionamento ordinario. Ciascuno dei nodi è costituito da uno storage “ibrido” (Cache SSD + dischi SAS) e riproduce la propria storicizzazione dello storage sul nodo gemello.
Entrambi i nodi sono dimensionati in modo da supportare il funzionamento di tutte le VM previste per garantire una reale continuità operativa anche in presenza di guasto grave ad uno dei 2 nodi. Per rafforzare ulteriormente l’infrastruttura del datacenter è stato implementato un ulteriore apparato che oltre a contenere una retention storicizzata degli storage principali riversa giornalmente su nastro un backup degli archivi.